La scomparsa di Vincenzo Ruggiero, un ricordo di Oreste Scalzone

di Oreste Scalzone

Un nuovo colpo, un altro addìo. Mi sento diminuito dalla perdita di Vincenzo Ruggiero, uomo di critica radicale, puntuale, attiva. Nonché grande amico, e simpaticissimo (che è una preziosa qualità).

Ripercorrere titoli e copertine dei suoi libri, rimette di fronte a un lavoro straordinario, di primissima qualità, a un prezioso tesoro per un’attività teorico-pratica non certo limitata ad un settore specialistico, ad un comparto disciplinare.

E certo, il rigore della ricerca, la costruzione di questa “anti-criminologia come sapere” con un sí ampio respiro, l’esser stato osservatore sistematico della composizione dei movimenti di lotta del “proletariato extra-legale”, non hanno impedito ad Enzo la levità della festa, l’allegria nelle relazioni umane, la fedeltà a tutte le amicizie tessute nella complicità di un percorso di rivoltoso, sovversivo, cominciata negli ‘anni verdi’, prima di maturare negli anni adolescenti, e mai dismessa. Siamo oggi nell’emozione di questo lutto, e inviamo un abbraccio tenero a Cynthia da Ste Lucia, Barbados, ed alla prole.

Oreste, con Lucia &C

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