Vidi una donna bellissima con gli occhi bendati eretta sui gradini di un tempio di marmo. Grandi moltitudini passavano davanti a lei, sollevando la faccia per implorarla. Nella mano sinistra teneva una spada. Brandiva quella spada colpendo a volte un bimbo, a volte un operaio, ora una donna che tentava di sottrarsi, ora un folle. Nella destra teneva una bilancia; nella bilancia venivano gettati pezzi d’oro da quelli che schivavano i colpi della spada. Un uomo con la toga nera lesse da un manoscritto: “Ella non rispetta gli uomini”. Poi un giovanotto col berretto rosso balzò al suo fianco e le strappò la benda. Ed ecco, le ciglia erano corrose dalle palpebre imputridite; le pupille bruciate da un muco latteo; la follia di un’anima morente le era scritta sul volto – ma la moltitudine vide perché portava la benda.
[Dall’Antologia di Spoon River]
Nemesi
Non dimenticare
Non dimenticare mai
Non devi dimenticare
Alekos Panagulis
Carcere di Boiati, isolamento, marzo 1972
Scritta dopo una bastonatura particolarmente selvaggia durante uno sciopero della fame
Vidi una donna bellissima con gli occhi bendati
eretta sui gradini di un tempio di marmo.
Grandi moltitudini passavano davanti a lei,
sollevando la faccia per implorarla.
Nella mano sinistra teneva una spada.
Brandiva quella spada colpendo
a volte un bimbo, a volte un operaio,
ora una donna che tentava di sottrarsi, ora un folle.
Nella destra teneva una bilancia;
nella bilancia venivano gettati pezzi d’oro
da quelli che schivavano i colpi della spada.
Un uomo con la toga nera lesse da un manoscritto:
“Ella non rispetta gli uomini”.
Poi un giovanotto col berretto rosso
balzò al suo fianco e le strappò la benda.
Ed ecco, le ciglia erano corrose dalle palpebre imputridite;
le pupille bruciate da un muco latteo;
la follia di un’anima morente le era scritta sul volto
– ma la moltitudine vide perché portava la benda.
[Dall’Antologia di Spoon River]